Per il futurista, comunque, è una vittoria
Tanta è la voglia di mettere fine all’era berlusconiana che al Futurista si festeggia per la quasi vittoria di Pisapia a Milano. Più chiaro non poteva essere Giuliano Compagno: “Cantiamo vittoria con un groppo in gola e non ci sentiamo rappresentati dai vincitori. Ma se fossi milanese non ci penserei due volte. L’occasione d buttare giù il satrapo è grandiosa”. E rincara la dose il direttore settimanale e quotidiano online, Filippo Rossi: “Abbiamo vinto perché abbiamo capito che la politica è fatta di obiettivi semplici. E il nostro obiettivo è quello di salvare l’Italia da un altro decennio di berlusconismo. Oggi brindiamo. Domani, il giorno in cui tutta l’Italia avrà detto la sua, scenderemo in piazza per festeggiare la liberazione. E, sinceramente, poco ce ne importa quale sarà la percentuale delle nostre bandiere. L’importante sarà potersi abbracciare per la ritrovata dignità”. Per la serie: ora i voti contano poco.