Ballottaggio. Le calde giornate di Milano
Gli ultimi giorni di campagna elettorale sono risultati piuttosto aspri. Soprattutto a Milano dove si è consumato qualche gesto ben sopra le righe (la madre dell’assessore Alan Rizzi sarebbe stata aggredita sabato da un sostenitore di Pisapia, salvo registrarsi accuse reciproche in questo senso). A fare da cornice alle calde giornate milanesi, anche la “sorpresa” annunciata (ma inizialmente non svelata) da Calderoli che prevede un accordo Berlusconi-Lega secondo cui alcuni ministeri potrebbero essere trasferiti da Roma a Milano.
Eventualità non condivisa non solo dal sindaco della capitale, Gianni Alemanno, e dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polveini, ma anche da altri esponenti del Pdl. A cercare un compromesso tra le parti è stato lo stesso presidente del Consiglio spiegando che il decentramento riguarderebbe sostanzialmente l’istituzione di alcuni dipartimenti. “Ci sono già a Milano dipartimenti delle opere pubbliche e del provveditorato scolastico. Penso che non ci sia nessuna difficoltà a che alcuni ministeri possano venire a Napoli e in altre città anche del sud e che potranno essere in grado di lavorare conoscendo da vicino le situazioni”, ha spiegato a tale proposito il premier. Sul fronte delle aggressioni, intanto, le polemiche non si placano. E a gettare benzina sul fuoco è la testimonianza di una donna, Shirin Kieayed, la quale a Radio Popolare ha raccontato ciò che ha visto sabato ai mercati rionali. “Ho deciso di espormi con nome e cognome – ha spiegato la donna – perché ho assistito direttamente a quanto avvenuto. Ho sentito la voce dei sostenitori di Pisapia e di quelli della Moratti che cercavano di sovrastarli. La signora Rizzi si è avvicinata a uno dei sostenitori del candidato del centrosinistra cercando di farlo tacere, strattonandolo e tirandolo per un braccio. Lui si è girato e le ha risposto ma non l’ha spinta, né colpita. Lei si è seduta a terra di propria volontà. Una volta seduta ha cominciato a gridare di essere stata aggredita”. Da par suo il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia, ha chiesto al questore di Milano un incontro per “il clima di tensione a causa della violenta campagna diffamatoria” nei suoi confronti. Sempre Berlusconi ha parlato di clima molto preoccupante.