Agcom, per Fede altro che valutazione tecnica. Lo sfogo del direttore del Tg4
Altro che valutazione tecnica e giuridica, come aveva spiegato il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò. È stata, semmai, una strategia politica. Il direttore del Tg4, Emilio Fede, la cui testata insieme al Tg1 è quella che ha ricevuto la sanzione più alta, si è sfogato ai microfoni di Radio Città Futura: “Posso solamente dire che la multa inflitta ieri dall’Agcom al mio tg e al Tg1 fa parte, metaforicamente parlando, di una strategia politica. C’è un problema – ha proseguito Emilio Fede – che riguarda l’informazione in questo paese perché non si capisce come quotidiani e radio possono dire e fare quello che credono mentre la televisione deve essere condizionata. Il condizionamento sta nel fatto che il direttore non ha nessun potere di scelta”. Fede ha però ricordato di “aver trasmesso solo tre dei sei minuti dell’intervista a Silvio Berlusconi, contro i quasi otto minuti concessi al capolista del Pd milanese Boeri. Ebbene – ha concluso il direttore del Tg4 – gli ottominuti contro i tre sono serviti a dire che ho violato la par condicio”.