La “sorpresa” dei ministeri a Milano è “una vicenda irrilevante”. Nient’altro da dire?
Quella di Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma di governo, pare una strigliata nei confronti di quanti hanno affilato le armi in vista del ballottaggio. Il riferimento è il decentramento annunciato dapprima da Calderoli, confermato successivamente da Bossi, sminuito in seguito da Berlusconi (il quale ha parlato piuttosto di dipartimenti dopo le lamentele di Alemanno, Polverini e altri esponenti del Pdl). “L’idea della capitale diffusa è molto vecchia e non risale né a questo governo né alla Lega. ‘Capitale Diffusa’ significa che concentrare tutto a Roma non fa bene ai compiti del governo e neppure a Roma stessa”, ha spiegato Rotondi in una intervista. “È normale che in campagna elettorale – ha così aggiunto – ognuno bruci le polveri che ha. Se siamo un governo che fa scelte premianti per Milano e per Napoli è giusto pure che le si raccontino. Detto questo, a napoletani e milanesi nnon credo importi molto di avere un ministero tra i piedi in città. La trovo una vicenda irrilevante di cui si parla solo perché non c’è molto altro da dire, evidentemente”.