Il caso Sucate su Twitter, un giochino divertente (i primi cinque minuti)
Del caso Sucate, il fantomatico quartiere di Milano che non vuole la moschea in via Giandomenico Puppa, abbiamo già scritto nelle ore del suo “boom”. Adesso a destare la nostra curiosità è un post di un paio di giorni fa di Massimo Mantellini.
Mantellini avverte quello di Sucate come un “giochino divertente e innocuo capace di attirare l’attenzione forse per i primi cinque minuti”. In sostanza la rete contribuisce a enfatizzare certi comportamenti, a dare la stura ai sentimenti già radicati nelle persone. “Sucate – scrive Mantellini – forse scalda il cuore ai detrattori di Letizia Moratti ma non sposta un voto, esattamente come non ne sposta l’attivismo degli spin doctor del Sindaco uscente, capaci di decuplicare in qualche giorno il numero dei fans del Sindaco su Facebook (è Facebook semmai che se ne esce con le ossa rotte da simili prestidigitazioni numeriche) ma è comunque un ottimo barometro del nostro temperamento. Che personalmente – conclude – mi piacerebbe cambiare, attenuare o ridurre ad icona almeno un po’”.