Marino: il ministro Romani conferma la sua politica energetica dissennata
Il ministro Paolo Romani ha utilizzato parole nette sulla politica energetica del nostro paese. La sua posizione chiarisce, anche se non ce n’era bisogno, la visione del governo che non intende rinunciare a supportare gli interessi economici di qualche centinaio di imprese sul nucleare. Nonostante la tragica lezione di Fukushima quindi la destra continuerà i propri progetti di sviluppo insostenibile a danno della sicurezza e della salute dei cittadini. Questa politica dissennata deve motivare ancora di più gli italiani a votare sì ai referendum del 12 e 13 giugno”. Così Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico che ha partecipato oggi all’Assemblea annuale di Confindustria, commenta le dichiarazioni del ministro Paolo Romani sul programma nucleare del Governo. “Resta incontestabile – continua Marino – che nessuno sa valutare quali possono essere i danni di una catastrofe nucleare. A questo si aggiunga che non esistono difese preventive tali da garantire il 100% di sicurezza. Il Giappone lo ha provato e se il Governo intende gestire l’energia nucleare come ha fatto con il terremoto dell’Aquila o i rifiuti a Napoli, non possiamo certo stare tranquilli.