QEUL PORCELLUM ENDEMICO
Il Porcellum ha dato un colpo ferale alla rappresentanza politica. Un colpo i cui effetti l’entusiasmo arancione di questi giorni non riesce a lenire. Il problema è, che preferenze o non preferenze, il porcellum è nel dna di questa classe politica a livelli che vanno ben al di là delle norme e dei meccanismi elettorali. In molti hanno detto che l’eventuale, e ormai probabile, declino di Berlusconi non segnerà automaticamente la fine del berlusconismo. E questo è verissimo perché le pratiche – sempre esistite – che si sono moltiplicate negli usi dell’ultimo ventennio sono straordinariamente radicate e ormai esulano dal loro testimone principale.Il fenomeno orribile che rappresenta la situazione è quella dei candidati che raccolgono voti che non onorano, snobando il mandato che ne deriva.
E’ il caso di quanti candidati alle elezioni europee vengono eletti e poi optano per altri incarichi. E’ il caso dei candidati a sindaco o a presidente di regioni e province che, una volta battuti, non vanno in consiglio comunale (o provinciale o regionale) a fare il lavoro per il quale hanno chiesto e ottenuto i voti dei cittadini. E nello specifico di questa tornata sarà probabilmente il caso di Gianni Lettieri a Napoli e di Letizia Moratti a Milano. Guideranno l’opposizione nei rispettivi consigli comunali, i due principali sconfitti di questa tornata elettorale? O dimostreranno che l’unica cosa cui erano interessati era la poltrona di comando piuttosto che servire la loro città? Al momento non c’è ancora niente di certo, ma è lecito attendersi il peggio. Intanto, mentre non aspettiamo altro che essere smentiti, ricordiamo che il fenomeno è ampio e diffuso e che non riguarda certamente solo una parte politica. Solo un anno fa Emma Bonino veniva sconfitta nel Lazio, regione il cui consiglio regionale, però, non dev’esser sembrato degno del suo impegno.