Quando l’amore è troppo forte
Ma quale calcioscommesse. È tutta una montatura
di Massimiliano Gallo
Non è che mi piace il calcio. Sono malato di calcio. Ricordo quasi tutti gli album Panini che collezionavo quand’ero piccolo, i luoghi di nascita dei calciatori, le squadre in cui avevano militato (altrimenti mai avrei saputo dell’esistenza dell’Astimacobi, dove mosse i primi passi calcistici Giancarlo Antognoni). Ricordo com’erano posizionati nelle varie pagine. E ricordo, a dieci anni, le camionette della polizia sulla pista dell’Olimpico di Roma e 90esimo minuto che non mandava in onda nessun gol. Capii poco, ricordo solo che odiai Paolo Valenti . Quella settimana lì, poi, mi tradì persino il Guerin sportivo. In copertina non c’era nessun calciatore in azione, solo una vignetta con la scritta Regina Coeli. Che per me non era il carcere di Trilussa, solo un impostore che mi aveva rubato il sogno.
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