Dopo gli scontri di ieri al confine con il Golan, “guerra di numeri” tra Israele e Siria | T-Mag | il magazine di Tecnè

Dopo gli scontri di ieri al confine con il Golan, “guerra di numeri” tra Israele e Siria

M. O.

Lo abbiamo scritto più volte su T-Mag citando Hiram Johnson: “Quando scoppia una guerra, la prima vittima è la verità”. Non è stata propriamente una guerra, ma gli scontri tra Israele e Siria al confine con il Golan di ieri hanno tuttavia provocato una guerra se non altro di numeri. Per le autorità di Damasco, infatti, sarebbero 23 i manifestanti uccisi dal fuoco israeliano. Al contrario a detta di Israele sono dieci le persone morte a causa del fuoco amico.

 

1 Commento per “Dopo gli scontri di ieri al confine con il Golan, “guerra di numeri” tra Israele e Siria”

  1. LA STORIA SI RIPETE.Come ci riferisce Richard Falk,il professore ebreo di diritto internazionale della Princeton University e inviato speciale ONU nei territori palestinesi,Israele con il suo comportamento guerrafondaio viola “la legge internazionale,le leggi umanitarie internazionali e la convenzione di Ginevra”.In tal modo la politica israeliana assume i chiari connotati di “crimini di guerra”, “tendenze genocide”, “risvolti da Olocausto”, e “Olocausto in corso”. Perciò Falk ha esortato il Tribunale Criminale Internazionale ad analizzare con serietà e ferma volontà la situazione di palese etnocidio che si protrae da più di mezzo secolo, compiuto dagli israeliani con l’indegno appoggio internazionale, per giungere ad accusare “i leader israeliani per crimini di guerra”. Come sosteneva il defunto generale israeliano Moshe Dayan: “la dichiarazione dello stato di Israele nel 1948 è stata fatta alle spese della pulizia etnica di 513 villaggi palestinesi, creando più di 700.000 rifugiati palestinesi, espropriando le loro terre, case e negozi per il 78% della Palestina… Non c’è un solo posto costruito in questo paese che non avesse una precedente popolazione (palestinese)”. Per dare uno stato agli Ebrei lo hanno tolto ai Palestinesi!
    da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
    COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
    (Nexus Edizioni), giugno, 2010.
    517 pagine, 130 immagini, € 25

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