Se Concita “scazza” con D’Alema allora le voci del cambio all’Unita’ sono davvero fondate
“Non vedo insulti nel commento di Francesco Piccolo. Da quando dirigo l’Unità non ho mai preso in considerazione l’ipotesi della censura”. Così, in una nota, il direttore del quotidiano Concita De Gregorio replica alle critiche espresse oggi da Massimo D’Alema, rimasto “perplesso dal fatto che l’Unità mi insultasse nel percorso indicato verso le elezioni. Si tratta di manifestazioni di primitivismo politico pericoloso”. “Ho anzi fatto in modo – continua De Gregorio – che il giornale diventasse teatro di confronto e dibattito politico, un luogo in cui chi è in disaccordo con l’analisi altrui replica e argomenta il dissenso. Non conosco un altro modo per declinare le libertà costituzionali di pensiero, di opinione e di critica. L’autonomia – conclude il direttore dell’Unità -, la ricchezza di posizioni e la qualità di chi le esprime è del resto la sola garanzia di autorevolezza di cui la libera stampa dispone”.
Con questo comunicato pubblicato ieri sul sito dell’Unità si è consumato l’ennesimo strappo tra il direttore, da giorni al centro di soffiate che la danno in uscita dal giornale, e la dirigenza del Pd. Il contrasto con D’Alema potrebbe avvalorare la tesi del possibile ricambio al vertice del giornale.