Sul quorum pende la spada di Damocle del voto degli italiani all’estero. Ma forse è un bene
C’è un grosso guazzabuglio che si è creato intorno al voto per il referendum degli italiani all’estero. Il problema è posto dal fatto che sono più di tre milioni i nostri connazionali che vivono fuori dei confini e che avendo avuto tempo per votare fino al due giugno hanno espresso il loro voto sul vecchio quesito sul nucleare, poi modificato dalla Cassazione. Il voto degli italiani all’estero del resto incide molto sul quorum poiché tra essi è molto altra l’astensione, ma il pasticcio che si è creato potrebbe indurre la magistratura a escludere dal novero del quorum questa fetta di elettorato che ha espresso un voto formalmente invalido. In tal caso il raggiungimento del quorum sarebbe molto più a portata di mano.