Non si placano le polemiche. Il giorno dopo ancora scintille tra Santoro e Galimberti
Ancora botta e risposta tra Michele Santoro e il presidente della Rai, Paolo Garimberti. Dopo la “sfida” lanciata da Santoro giovedì sera (“Resto anche per un euro a puntata”), Garimberti ha osservato: “Non facciamo giochini come l’anno scorso queste sono cose serie. Io non ho visto gli accordi. Santoro è uomo Rai e conosce le procedure. Faccia un progetto e lo presenti al direttore generale, è lei che decide. Ho rispetto per il lavoro mio e degli altri e il lavoro va retribuito. Santoro è una star e non può essere retribuito con un euro. Il suo contratto – ha aggiunto – va valutato secondo il mercato. Non scherziamo sul lavoro”.
“Devo dire – ha poi proseguito Garimberti – che questo uso delle telecamere del servizio pubblico per parlare dei suoi contratti non lo condivido, è fuori regola. Ora ho capito perché ha annullato la conferenza stampa, lì avrebbe avuto un manipolo dei giornalisti, ieri ha parlato ad otto milioni di persone. Io, essendo il presidente della Rai, mi devo accontentare di una conferenza stampa”. Garimberti ha così chiarito di aver avuto con Santoro solo due incontri: “Uno l’anno scorso alla fine di Annozero quando lui mi ha incontrato per dirmi cosa voleva fare. Io dissi: ‘Se vuoi fare Annozero io ti aiuto’. Poi fece un accordo con Masi, monetariamente importante, che fu ratificato. Il secondo incontro è stato una settimana fa nell’ufficio del direttore generale Lorenza Lei, quando mi fu detto che c’era in corso una trattativa”.
Per Santoro il resoconto del presidente della Rai è “palesemente illogico e ridicolo”. “Che cosa vuol dire, infatti, ‘mi è stato comunicato che c’era una trattativa ma io non sono voluto intervenire’? Garimberti dimentica che è suo preciso dovere fare di tutto per tutelare gli interessi del servizio pubblico. È inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura”.