Renzi già pensa a lunedì: “Sbagliato caricare i quesiti di significati politici”
Si può iniziare già ad immaginare cosa accadrà nell’immediato post referendum. O almeno è quello che fa il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, intervistato dalla Stampa. “Intanto mi è parso sbagliato caricare di tanti significati politici i referendum. Stiamo offrendo a Berlusconi la possibilità di una rivincita. Se il quorum non venisse raggiunto, potrà dire di aver pareggiato i conti con le amministrative; e se invece ce la si farà, alzi le mani chi crede che il premier si dimetterà davvero”. Renzi, appunto, non crede eventualmente alle dimissioni del premier: “Perché, lei sì – chiede all’intervistatore –? Cioè lei pensa che, essendo rimasto al suo posto nonostante i processi, i bunga bunga, lo stato del Paese e tutto il resto, Berlusconi perde il referendum e si dimette? In più, c’è anche una questione di merito: che riguarda il Pd come affidabile forza di governo”.
E così lancia una delle sue consuete frecciatine: “Vorrei capire se, per caso, noi non si stia cambiando linea su questioni importanti. Quando siamo stati al governo, abbiamo avuto posizioni giustamente assai liberalizzatrici. Ora chiediamo di votare sì al quesito numero due sull’acqua, cioè sulla remunerabilità degli investimenti per l’erogazione dell’acqua pubblica. Vorrei ricordare che la norma la introdusse nel 2006 il governo Prodi: con un provvedimento firmato dall’allora ministro Di Pietro…”