Il messaggio di Berlusconi ai Promotori della Libertà
“Il governo e la maggioranza sono più forti e più coesi. Il merito è di tutti noi e anche vostro, cari amici, che anche in questo clima avvelenato, in questo clima in cui i media si sono scatenati – i giornali, le radio e le televisioni – contro di noi, voi avete sempre tenuto alta la nostra bandiera, che è la bandiera della verità, la bandiera della libertà”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna a parlare in un messaggio ai Promotori della Libertà. Contrariamente a quanto avrebbe voluto l’opposizione (vale a dire le dimissioni) ed esaltando piuttosto i recenti successi in Parlamento, Berlusconi ha sottolineato che “come prescrive la Costituzione il governo ha ancora 18 mesi di legislatura davanti. Ho detto ai nostri oppositori: cerchiamo di impiegarli bene insieme, cerchiamo di realizzare insieme le riforme che servono al Paese, e soprattutto pensate se non vale la pena di accettare questa nostra offerta dopo che ormai avete ben chiaro che il nostro governo continuerà fino alla fine della legislatura. Tanto vale quindi cercare di andare d’accordo”. Il premier si è soffermato anche sulla manovra: “Dobbiamo proseguire nella nostra politica di prudenza e di rigore, nella politica che abbiamo seguito sino ad adesso. Nella politica di bilancio, quindi il governo manterrà tutti gli impegni. Sia quelli presi con l’Unione europea, sia quelli presi con le famiglie dei risparmiatori e con gli investitori. Già da ora grazie alle ricognizioni che abbiamo compiuto con molto scrupolo nei mesi scorsi sui vari capitoli di spesa, sappiamo come dobbiamo intervenire per fare in modo che la manovra e la successiva riforma tributaria non provochino dei buchi di bilancio”.
[…] “L’appello al dialogo del presidente del Consiglio pare privo di qualunque credibilità e d’altra parte lo scontro tra il sottosegretario Crosetto e il ministro Tremonti è la dimostrazione che la maggioranza non ha più la coesione necessaria per andare avanti”. È quanto ha dichiarato il vicesegretario del Pd, Enrico Letta, intervistato da La Stampa. Dunque per Letta “le cose non fatte in tre anni, non si realizzano ora che siamo all’ultimo giro. In una situazione resa precaria proprio dalla mancanza di decisioni, Berlusconi si comporta come se avesse davanti a sé altri 17 anni. Ora basta”. Condividi Scritto da redazione il 27 giu 2011. Registrato sotto Comunicazione, News, Politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione […]