La polemica del Giornale: “Vogliamo sapere tutto” (anche sulla sinistra)
Il tema delle intercettazioni è tornato particolarmente caldo in seguito alle pubblicazioni di questi giorni su molti quotidiani riguardanti l’inchiesta sulla cosiddetta P4 (molte delle quali, c’è da ammetterlo, poco rilevanti). Repubblica ha ripreso la sua battaglia di post-it dopo l’annuncio della maggioranza di un ddl che disciplini la materia e a tale proposito Mario Giordano polemizza sul Giornale: “Ma sì, questa volta siamo d’accordo con Repubblica: vogliamo sapere tutto. Proprio tutto però e che sia tutto davvero: vogliamo sapere qual è la senatrice che al telefono dice che «Bersani è poco intelligente», vogliamo sapere quale dirigente del Pd viene definita «mignotta come poche», vogliamo sapere se c’è qualcuno che alla Camera, magari in un momento di rabbia, possa aver definito il capogruppo «un imbecille». E poi vogliamo sapere se Dario Franceschini ha un’amante, se qualcuno vuole sposare D’Alema, magari con una cerimonia nuziale in barca a vela; quanti hanno riso degli strafalcioni di Di Pietro («Quello è ancora convinto che la protesta di allarga a macchia d’occhio e nel panettone c’è l’uva passera»). Quanti hanno sparato a zero su Vendola («Nichi, ma che stai a dì?»), quanti vorrebbero strappargli l’orecchino a morsi o fargli ingoiare le sue poesie («Riesce a digerirle solo lui»). E se qualcuno, per caso, commentando l’ultima polemica romana, si sia lasciato scappare un apprezzamento persino su Rosy Bindi: «E certo che non possiamo mica mettere le sue gambe sui manifesti del Pd…». Vogliamo sapere. Ha ragione Repubblica: basta con i bavagli. Più intercettazioni per tutti”.