Scoppia un caso attorno agli incentivi per le energie rinnovabili
Trasmesso il testo della manovra al Quirinale, le agenzie riferivano del taglio del 30% “tutti gli incentivi, i benefici e le altre agevolazioni” presenti in bolletta da destinare al settore delle rinnovabili. L’indiscrezione rischia di diventare un caso non solo per le polemiche di qualche mese fa a causa del decreto Romani, ma soprattutto per la reazione del ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “Non mi risulta”, ha infatti commentato la Prestigiacomo. E anche lo stesso ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ha precisato che non dovrebbe avvenire alcun taglio. Ma l’opposizione è già sul piede di guerra. E lo sarà anche, c’è da scommetterci, sulla voce relativa a due modifiche del codice di procedura civile contenute nella bozza della manovra: stop in appello all’esecuzione delle condanne che superano i dieci milioni di euro e stop in Cassazione per quelle che vanno oltre i 20 milioni di euro in cambio di una idonea cauzione. Queste misure potrebbero influire sulla sentenza d’appello per il lodo Mondadori, attesa per la fine di questa settimana (Fininvest in primo grado era stata condannata a un risarcimento di 750 milioni di euro nei confronti di Cir).