Di Pietro: “Inutile che Berlusconi e i suoi la buttino in politica”
“Credo che occorra togliersi le appartenenze politiche e di partito. Le sentenze vanno rispettate, ma questa a me pare enorme, abnorme. Rischia di essere una mazzata per un’azienda che dà posti di lavoro a moltissimi italiani. C’è da troppo tempo, contro Silvio Berlusconi, un clima da Piazzale Loreto, con forsennati attacchi politici e personali”. Così il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, a commento della sentenza d’appello che ha condannato Berlusconi a risarcire 560 milioni di euro alla Cir di De Benedetti sul caso Mondadori.
Per il legale del premier e parlamentare del Pdl, Niccolò Ghedini, “la Corte d’Appello di Milano ha emesso una sentenza contro ogni logica processuale e fattuale, addirittura ampiamente al di là delle stesse risultanze contabili che erano già di per sé erronee in eccesso, e addirittura superiore al valore reale della quota Mondadori posseduta da Fininvest. È la riprova – ha aggiunto –, se ve ne fosse stato bisogno, che a Milano è impossibile, quando vi è anche indirettamente coinvolto il presidente Berlusconi, celebrare un processo che veda la applicazione delle regole del diritto. E se la Corte d’Appello non sospenderà l’esecutività della sentenza, tale prova sarà ancora più evidente. Comunque la Corte di Cassazione non potrà che annullare questa incredibile sentenza”.
Il leader dell’Idv, Anotonio Di Pietro, ha ricordato che “le sentenze si rispettano e i danni si risarciscono. E se è vero, com’è vero, che Berlusconi è stato condannato in appello per danni causati a un altro gruppo imprenditoriale, significa che lui ci ha guadagnato illecitamente e l’altro ci ha rimesso. È inutile che Berlusconi e i suoi tentino di buttarla in politica, qui siamo solo di fronte a comportamenti truffaldini gravissimi”.