L’ennesima polemica sui videogiochi. Stavolta è Paola Binetti contro “Euthanasia”
Da ieri sappiamo che esiste un videogioco, da quanto si apprende scaricabile gratuitamente online, dal titolo Euthanasia, anche se poi con la dolce morte ha poco a che fare. Durante l’ultima puntata di KlausCondicio il gioco è stato sottoposto all’attenzione dell’ospite, la deputata dell’Udc, Paola Binetti, la quale ha sentenziato: “Il videogioco propaganda la cultura della morte, non va venduto ai minori”.
Proprio nella settimana in cui in Parlamento si parlerà di biotestamento, fa notare Federico Cella su Vita digitale, Klaus Davi confeziona ad arte un pretesto – mostrando il filmato del gioco alla Binetti – per una polemica di per sé poco utile. Il gioco è infatti di un anno fa e scaricabile dal web, nonostante le agenzie di stampa abbiano riferito di un’imminente uscita in dvd in Italia. Ed è, più che altro, uno sparatutto come altri nella storia dei videogiochi. “È bene ripetere – ricorda a tale proposito Cella – che il mercato dei videogiochi in Italia è regolamentato dal Pegi, codice europeo che definisce a quale fascia d’età sono consigliati i vari titoli (non Euthanasia, in quanto prodotto non commerciale). Consigliati comunque, così come i film al cinema e i programmi tv in televisione. Non vietati, come voleva la legge della California, poi abrogata in nome della libertà d’espressione. Perché, si era espresso così il giudice, ‘lo Stato non può sostituirsi ai genitori nel decidere a quali contenuti i propri figli possono accedere e a quali no’”.