Non una parola dinanzi agli attacchi speculativi. Il silenzio assordante del premier
Pare esserci una similitudine tra quanto accadde all’indomani della batosta elettorale del centrodestra alle ultime amministrative e quanto sta succedendo in questi giorni. Oggi come allora il premier, Silvio Berlusconi, si è chiuso in un silenzio tombale che, a fronte degli attacchi speculativi e delle misure che l’Italia necessita al fine di evitare un tracollo in stile Grecia, risulta quanto mai assordante.
Non è un caso, dunque, il brevissimo commento della Stampa di oggi: “Nella drammatica giornata vissuta ieri dall’Italia e scandita dagli indici negativi delle Borse del mondo dovuti ai dubbi sulla tenuta del nostro Paese, il silenzio di Berlusconi è parso pesante, incomprensibile e destabilizzante. E quando all’ora di pranzo la cancelliera Merkel ha chiesto al governo italiano di approvare sollecitamente la manovra finanziaria, era come se l’intera Europa dicesse a Roma: se ci siete, battete un colpo”.