Libri, prezzi bloccati. Sconti non oltre il 15 per cento
Lo scopo, seppur nobile, non è piaciuto lo stesso a molti. La legge approvata in via definitiva al Senato che vieta l’applicazione di uno sconto di oltre il 15% sui libri (salvo particolari promozioni, bloccate al 25%) è già molto criticata. Viene spiegato, infatti, che la norma tende a tutelare le piccole librerie e l’editoria in generale, ma molti lettori – a partire da settembre – non potranno più usufruire di determinati sconti. E la cosa riguarderà anche i negozi elettronici, tipo Amazon o Ibs.
Il comma 2 dell’articolo 2 recita infatti: “La vendita dei libri ai consumatori finali, da chiunque e con qualsiasi modalità effettuata, compresa la vendita per corrispondenza anche nel caso in cui abbia luogo mediante attività di commercio elettronico”. Sono esclusi dalla norma i libri usati, antichi o fuori catalogo mentre nel mese di dicembre (periodo piuttosto denso per il settore dell’editoria) non sarà applicabile alcun tipo di promozione. Su Ibs, non a caso, è in atto una promozione fino al 31 agosto, “fuori tutto”, sconti su tutti i prodotti fino al 75%.
Sinceramente dopo l’approvazione di questa legge comprerò meno libri e mi limiterò alle versioni tascabili. Inoltre, credo che a questo punto conviene imparare a leggere in inglese (almeno per gli autori stranieri).
[…] oggi entra in vigore la legge Levi (dal nome del primo firmatario, Riccardo Franco Levi del Pd) che vieta l'applicazione di uno sconto di oltre il 15% sui libri, salvo particolari promozioni, bloccate al […]