Gli “artisti maledetti”. La morte della cantante Amy Winehouse e il (mediatico) Club 27
L’altra notizia che ha “sconvolto” il fine settimana è stata l’improvvisa morte della cantante inglese Amy Winehouse. Improvvisa, fino a un certo punto. In molti, infatti, hanno parlato di una morte annunciata, considerato il suo stile di vita tra droga e alcool. I media hanno dato per buona fin dal principio la versione che la cantante sia morta per overdose, anche se il Sun sembra orientato verso altre spiegazioni. Pare che nella sua abitazione non sia stato trovato granché, o almeno niente da far pensare alla tipica morte da “artista maledetto”. Circostanza, quest’ultima, già “sfruttata”. Amy Winehouse, non a caso, è entrata di diritto nel Club – tutto mediatico – 27 che annoverava gli altri scomparsi alla stessa età: Jim Morrison, Kurt Cobain, Janis Joplin e Jimi Hendrix.