Caso Unipol-Bnl, il gip ordina ai pm il rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi
Il gip Stefania Donadeo ha ordinato al pm di Milano di formulare la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi accusato di concorso in rivelazione di segreto d’ufficio per la vicenda della fuga di notizie sull’intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino ai tempi della scalata alla Bnl.
La vicenda riguarda la famosa intercettazione in cui Fassino dice a Consorte: “Abbiamo una banca” e che vede già a processo il fratello del premier, Paolo Berlusconi, in quanto editore del Giornale che pubblicò l’intercettazione il 31 dicembre 2005 nonostante i nastri fossero segreti.
In precedenza la procura di Milano aveva chiesto l’archiviazione per il premier, ma il gip non aveva accolto la richiesta e aveva fissato lo scorso luglio un’udienza per far discutere le parti. Ora il provvedimento del giudice prevede l’imputazione coatta per Berlusconi e in questo modo il pm dovrà formulare la richiesta di rinvio a giudizio per il presidente del Consiglio, che dovrà essere esaminata dal gup. Nel caso quest’ultimo accogliesse la richiesta, Berlusconi si ritroverebbe ad affrontare un ulteriore processo a Milano, oltre a quelli già in corso: caso Ruby, Mediaset, Mediatrade e caso Mills.
Il gip, infine, ha ordinato di iscrivere nel registro degli indagati anche l’allora direttore del Giornale, Maurizio Belpietro, per via della pubblicazione dell’intercettazione.