Maroni: “Certificazione antimafia non può essere modificata”
“La certificazione antimafia non può essere modificata perché è uno strumento indispensabile per combattere la criminalità organizzata e, in particolare per contrastare le infiltrazioni malavitose negli appalti pubblici”. A dirlo è il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il quale ha replicato così alla proposta di Renato Brunetta di eliminare i certificati antimafia per le aziende.
“Il collega Maroni ha perfettamente ragione – è stata la pronta risposta del ministro della Pubblica amministrazione –: il certificato antimafia è indispensabile ma è indispensabile che a procurarselo siano le pubbliche amministrazioni al loro interno, senza più vessare imprese e cittadini, trattati finora alla stregua di inesausti fattorini. Perché chiedere a un’impresa il certificato antimafia quando l’amministrazione lo può acquisire d’ufficio attingendo alle informazioni in suo possesso? La legge peraltro già lo prevede. Quanto alla certificazione antimafia – ha aggiunto Brunetta –, la mia proposta, prevedendo l’acquisizione d’ufficio, è perfettamente in linea con le specifiche disposizioni dettate in materia dal nuovo codice antimafia. Si leggano le carte le tante anime belle, disinformate e in malafede (i Piero Grasso, gli Antonio Ingroia, le Rita Borsellino, gli Ivan Lo Bello, i Sergio D’Antoni, i Massimo Donadi, gli Angelo Bonelli, gli Italo Bocchino, i don Luigi Ciotti e via andando) che per amore di polemica hanno fin qui preferito rilasciare banalità o esprimere finta indignazione”.