Le dichiarazioni del faccendiere Lavitola su La7
Non convincono le dichiarazioni di Lavitola, rilasciate nell’intervista andata in onda ieri sera nel nuovo programma di Enrico Mentana. Il faccendiere è implicato nell’inchiesta nata su presunte accuse di estorsione ai danni di Berlusconi, rivoltate qualche giorno fa dal Tribunale del Riesame di Napoli. “Non sono l’uomo nero – ha risposto Lavitola alle domande di Mentana – Non mi consegno, in attesa che si chiariscano le cose. Gianpi Tarantini ha passato un mese in carcere per nulla. Un mese dopo il Riesame ha cambiato l’impostazione delle accuse. E mi dovrei consegnare, quando magari tra un mese mi diranno: ‘Ci scusi, ci eravamo sbagliati'”. Lavitola, accusato dalla procura di Napoli di aver ricattato il premier, nega tutto ma ammette di aver minacciato Niccolò Ghedini. Oltre a negare tutte le accuse tenta di difendersi attraverso una telefonata, intercettata ma mai resa nota dalla procura, in cui cercava di convincere Berlusconi a dare i 500 mila euro chiesti da Tarantini, che a detta di Lavitola, avrebbe anticipato di tasca propria ma che avrebbe ricevuto solo in parte.