Lavitola: “Non sono latitante, mi spiegherò ai magistrati”.
In una lettera inviata a Enrico Mentana dopo il tg di mercoledì, il presunto latitate, Valter Lavitola, implicato nell’inchiesta delle escort della presunta estorsione al premier, spiega: “Credo di aver dimostrato, in primis a me stesso, che sono in grado di spiegare le mie ragioni. Lo farò al più presto anche con i magistrati. Non temo le vicende processuali (dalle quali sono certo uscirò a testa alta), ma le penne di giornalisti con pochi scrupoli” e continua: “Nella concitazione, non sono stati chiariti tre punti e non credo di essere riuscito a comunicare che il ‘sì, voglio fare il latitante’ era una semplice provocazione. A chi mai farebbe piacere vivere da latitante?”