TG1. L’editoriale di Minzolini e la rabbia del Cdr
In risposta alla visita ricevuta ieri dalla Guardia di Finanza negli studi di Rai1, il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, in un editoriale dell’edizione delle 20,00 ha detto: “Rispetto i magistrati, ma a volte non posso non rimanere perplesso di fronte ai loro comportamenti. Mandare la guardia di finanza negli studi del Tg1 se non e’ un’intimidazione, e’ sicuramente un’esagerazione che finisce per avere un’amplificazione mediatica. Se mi avessero chiesto questi documenti, li avrei portati io in Procura con le mie mani, volentieri”. L’editoriale di Minzolini ha però fatto arrabbiare il Cdr del Tg1 che dichiara:”“L’editoriale del direttore questa sera ha veramente passato il segno. Per tutto il giorno avevamo evitato di intervenire per senso di responsabilità e per tenere il Tg1 il più possibile lontano dalle polemiche”. la nota del cdr continua: “Non si può utilizzare il servizio pubblico a proprio uso e consumo. Invece il direttore ha trasformato il nostro giornale in una tribuna per parlare di una causa di lavoro e di un’inchiesta penale che lo riguarda. A questo punto non è banale ripetere che serve rispetto per le indagini che ovviamente faranno il loro corso. E’ rispetto per un telegiornale che il direttore sta schierando sempre di più a favore di una parte politica. E’ così che il Tg1 perde credibilità e ascolti”. In conclusione aggiunge: L’azienda non può più far finta di nulla. Presidente, direttore generale e Consiglio di amministrazione intervengano per rilanciare il nostro giornale. Che non appartiene a Minzolini ma ai telespettatori che pagano il canone e ai giornalisti che ci lavorano con professionalità e non meritano di venire continuamente trascinati nelle polemiche”.