Nitto Palma: “Perseguire alcune dichiarazioni dei magistrati alla stampa”
Il ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, vorrebbe mettere un freno alle dichiarazioni rese dai magistrati alla stampa. “Alcuni comportamenti, in astratto intrinsecamente rilevanti sul piano disciplinare, come desumibile dal loro inserimento nel codice etico dei magistrati – ha sostenuto Nitto Palma al plenum del Csm –, restano privi di una adeguata sanzione. Ad esempio si pone il problema derivante dal frequente rilascio di dichiarazioni agli organi di informazione da parte di magistrati allorché per il linguaggio e i riferimenti adoperati, esse appaiono comunque trascendere dai doveri funzionali e dai principi etici introducendo giudizi di valore, espressioni pesanti e irriguardose, allusioni che denotano precise prese di posizione e comunque da cui non c’è traccia di compostezza e sobrietà che, invece, secondo il comune sentire, si auspicano connesse alla figura del magistrato. È accaduto molte volte – ha proseguito il guardasigilli – nell’esperienza disciplinare che dichiarazioni rese alla stampa, siano risultate totalmente prive di continenza e misura eppure per la mancanza di una specifica fattispecie di illecito a riguardo tali dichiarazioni non sono state sanzionate né sanzionabili”. Dunque, occorre secondo il ministro “perseguire quelle pubbliche manifestazioni del pensiero dei magistrati evidentemente esorbitanti dai doveri di equilibrio, dignità e misura, di cui parla il codice etico nonché di correttezza e riserbo da ritenersi principi validi e auspicabili della condotta del magistrato anche al di fuori dell’esercizio delle funzioni giudiziarie”.