Fiat, Camusso: “La sua scelta è di non rispettare le regole”
“La scelta di Fiat di uscire da Confindustria è la scelta di non rispettare le regole, le norme di questo Paese”. A dichiararlo è stata la leader della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno al Cnel. “Direi chei famosi grandi innovatori – ha aggiunto la Camusso – stanno tornando alle ricette ottocentesche: no alle regole, sono i lavoratori che devono pagare le conseguenze della crisi e continuiamo ad avere di fronte un’azienda che vuole dettare le leggi sulle relazioni industriali senza dire quali siano i nuovi prodotti, che occupazione darà e che prospettive, e sa solo annunciare nuova cassa integrazione”. La Cgil denuncia da sempre “la propria preoccupazione per gli obiettivi effettivi della Fiat. Noi non ci auguriamo che Fiat smetta di produrre in Italia ma continuiamo a non capire cosa vuole produrre in Italia perché Fabbrica Italia, il famoso piano annunciato, sembra sempre più una chimera”.
Se c’e’ in giro un dinosauro, quello e’ proprio il sindacato della Camusso. Marchione potra’ avere tanti difetti, ma la CGIL ragiona ed agisce come il sindacato rosso, contrario all’industrializzazione a meno che la CGIL stessa non abbia facolta’ di indire scioperi quando ci sono le partire di calcio, bloccare, con atto di vero sabotaggio, la produzione quando i “compagni” non fanno sciopero e via discorrendo. Non dico che gl’industriali siano dei santi, ma almeno un pezzo di pane lo danno………. Con la Camusso e c. si farebbe la fine dell’ URSS, della Bulgaria, Ucraina, Polonia, Romania, Corea del Nord, Cuba, e tutti gli stati africani rosseggianti ovvero a poco a poco saremmo alla fame piu’ nera.