Pdl: intercettazioni non pubblicabili fino a udienza filtro
Il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, ha presentato un emendamento al ddl intercettazioni secondo cui il contenuto non potrà essere pubblicato nel corso di un’indagine, nemmeno per riassunto, fino alla cosiddetta udienza filtro. L’utilizzo delle intercettazioni non deve essere impedito, ma non si può non tenere conto della privacy.
È l’auspicio del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il quale ha osservato come privacy sia “una parola che non ha origine sul lessico italiano ma spero che venga compresa appieno dai nostri media e dalla società”.
Secondo il presidente dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi, “il Pdl è distante anni luce dalla realtà che vivono tutti i giorni gli italiani. Mentre l’Italia è attanagliata dalla crisi, la loro priorità è mettere il bavaglio alla stampa e all’informazione per coprire gli scandali e le malefatte che hanno travolto Berlusconi e la cricca. Non ci può essere nessun punto di mediazione con chi antepone gli interessi di uno a quelli dell’Italia”.
La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha stabilito che il ddl intercettazioni tornerà in Aula mercoledì alle 12.30 per il voto sulle questioni pregiudiziali, mentre giovedì mattina avrà inizio l’esame dell’articolato. L’iter parlamentare proseguirà poi la settimana prossima.