La nostra sorte dipende da noi
Il momento della coesione
Di Mario Draghi
Nel (nostro) Paese non mancano vitalità e voglia di crescere, anche se non sufficienti a imprimere forza alla crescita. Perché è tanto difficile realizzare interventi in grado di invertire il trend negativo degli ultimi anni?
La storia ci può soccorrere nelle risposte.
Nella Venezia del Seicento o nell’Amsterdam del Settecento, società ancora ricche, a una lunga stagione di grande dinamismo era seguito l’affievolirsi dell’impegno a competere, a innovare. Gli sforzi prima diretti al perseguimento della crescita furono indirizzati alla difesa dei piccoli o grandi privilegi acquisiti da gruppi sociali organizzati. In un’economia che ristagna, si rafforzano sempre i meccanismi di difesa e di promozione degli interessi particolaristici. Si formano robuste coalizioni distributive, più dotate di poteri di veto che di capacità realizzativa. Il rafforzamento di tali coalizioni rende a sua volta sempre più difficile realizzare misure innovative a favore della crescita. E’ compito insostituibile della politica trovare il modo di rompere questo circolo vizioso prima che questo renda impossibili, per veti incrociati e cristallizzati, le misure necessarie per la crescita.
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