Un discorso vuoto
La politica del nulla
Di Luca Ricolfi
Ho seguito il discorso di Berlusconi alla Camera dall’inizio alla fine, parola per parola.
Ho persino preso appunti, come uno scolaretto. Mi sono sforzato di ascoltare, capire, indovinare qualcosa di nuovo: un segnale di apertura, un impegno, un cambiamento. La situazione dell’Italia lo richiedeva e lo richiede, le migliori menti e le istituzioni più autorevoli del Paese da tempo lo invocano.
E invece no. Niente. Assolutamente niente. Il vuoto spinto. Nessuno dei luoghi comuni dell’autocelebrazione berlusconiana è stato omesso, non un solo pensiero nuovo è stato enunciato.
Continua a leggere su La Stampa.it