Gli “indignati” sfilano a Roma, Draghi sta con i giovani
“Siamo arrabbiati noi contro la crisi, figuriamoci loro che hanno venti, trenta anni. Hanno aspettato, aspettano tanto. Per noi non è stato così”. A dirlo, a stare dalla parte dei giovani “indignati” che oggi sfilano in molte città del mondo è il governatore della Banca d’Italia e futuro presidente della Bce, Mario Draghi, il quale dal G20 di Parigi osserva come abbiano “ragione” nel prendersela con la finanza quanti stanno manifestando in queste ore.
A Roma alla vigilia erano attese 200 mila persone. Molte le sigle che stanno aderendo all’iniziativa: No Tav, No Dal Molin, gli abitanti dell’Aquila, la Fiom e Usb. “Senza lavoro, senza casa ma con il nostro futuro”, è lo slogan che si legge su molti striscioni dei manifestanti. Anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, aveva annunciato la sua partecipazione a Roma. “Una generazione intera, ad ogni latitudine, denuncia il delitto sociale della precarietà del lavoro e della vita. La politica, la sinistra – ha invece commentato il presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola –, ha il dovere di rispondere in modo credibile a questa travolgente domanda di cambiamento”.