Bagnasco: “Non riconoscere la dimensione pubblica della religione è un grave errore”
“Il nostro animo è ancora segnato da quanto è accaduto sabato scorso a Roma, e non possiamo non esprimere la nostra totale esecrazione per la violenza organizzata da facinorosi che hanno turbato molti che intendevano manifestare in modo pacifico le loro preoccupazioni”. Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, parlando al forum delle associazioni cattoliche di Todi sul tema La buona politica per il bene comune: i cattolici protagonisti della politica italiana. In questo senso, Bagnasco ha osservato come la religione non possa “essere negata e non riconoscerne la dimensione pubblica è un grave errore. La Chiesa non cerca privilegi, né vuole intervenire in ambiti estranei alla sua missione, ma deve poter esercitare liberamente questa sua missione”.
“Alla politica – ha aggiunto Bagnasco –, che ha la grande e difficile responsabilità di promuovere il bene comune, la Chiesa in ogni tempo ha guardato con rispetto e fiducia, riconoscendole la gravità del compito, le conquiste di volta in volta raggiunte per il bene della società, e sostenendo con la forza della preghiera coloro che hanno abbracciato questo servizio con onestà e impegno. Se per nessuno è possibile l’assenteismo sociale, per i cristiani è un peccato di omissione”.