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Governo, cosa dice la bozza del decreto sviluppo

In barba ai soldi che non si sono e alla fretta di cui non c’è necessità, è stata resa nota la bozza del decreto sviluppo. La prima cosa che risalta sono le pagelle che dal 2013 arriveranno solo via web insieme ai certificati. Lo stesso è previsto per iscrizioni e pagamenti delle tasse scolastiche. E come le pagelle anche i biglietti dei bus diventano elettronici per “incentivare l’uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi”
E ancora: “Al fine di assicurare un quadro completo delle assenze nei settori pubblico e privato e un efficace sistema di controllo delle stesse, nonché di semplificare gli adempimenti a carico dei lavoratori, riducendone i costi connessi, in tutti i casi di assenza per malattia del figlio, la certificazione di malattia è inviata per via telematica”.

Sul fronte dell’università i professori ordinari andranno in pensione a 68 anni anziché a 70, mentre è prorogato al 31 dicembre 2012, inoltre, il termine per procedere all’assunzione del personale universitario.

Per far fronte alla ricostruzione delle zone colpite da calamità, inoltre, il governo pensa ad una “copertura assicurativa obbligatoria del rischio calamità naturali nelle nuove polizze che garantiscono i fabbricati privati destinati ad uso abitativo contro l’incendio”.

Da quanto si apprende sono in arrivo garanzie statali per i mutui alle giovani coppie sposate prive di contratto di lavoro di lavoro a tempo indeterminato per accendere un mutuo sulla prima casa.

È inoltre previsto un maggiore sostegno alla ricerca delle imprese in rete attraverso una rivisitazione del meccanismo di destinazione del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (Fri).

I controlli sulle imprese vengono razionalizzati e semplificati con l’obiettivo di “recare minore intralcio” all’attività imprenditoriale.

“I soggetti aggiudicatari di nuove opere infrastrutturali comprese in piani o programmi approvate dalle competenti amministrazioni pubbliche, ai fini dell’imposta sulle società – si legge ancora nella bozza del decreto – possono dedurre dal reddito di impresa l’equivalente degli aumenti di capitale destinati ad investimenti infrastrutturali”.

Per completare il processo di dismissione degli immobili degli enti previdenziali, infine, gli aventi diritto “possono esercitare il diritto di riscatto nel termine del 31 marzo 2012”.

 

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