Banca d’Italia, una procedura pasticciata
Come pasticcio un capolavoro
di Ferruccio De Bortoli
Una vicenda surreale. La nomina del nuovo Governatore della Banca d’Italia non solo non è stata sottratta a un vergognoso gioco di veti incrociati della politica italiana, ma rischia di concludersi con l’indicazione di un candidato agevolata da un ultimatum del presidente francese. Questo senza nulla togliere alle qualità indiscusse di Lorenzo Bini Smaghi, membro della Bce che – secondo gli accordi italo-francesi – avrebbe dovuto dimettersi dall’incarico prima dell’arrivo di Draghi a Francoforte.
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