Cosa hanno in comune Tremonti e Renzi
Gli scomunicati del rozzo bipolarismo all’Italiana
di Pierluigi Battista
Giulio Tremonti e Matteo Renzi hanno ben poco in comune, se non la circostanza di essere diventati negli stessi giorni il bersaglio delle invettive che provengono dai rispettivi partiti. Dopo essere stato indicato come il salvatore dei conti dello Stato, Tremonti è diventato il «cattivo», l’uomo da isolare, il renitente da piegare, preso come simbolo negativo dal neosegretario del partito Alfano e dai ministri che in questi anni hanno vissuto i tagli dei bilanci come un sopruso da vendicare.
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