Giochi online, Mondadori annuncia azione legale contro Report
Mondadori contro Report. Un servizio di Sigfrido Ranucci per il programma di Milena Gabanelli volto a scoprire com’è che vengono gestiti i ricavi dei giochi in teoria destinati alla ricostruzione post terremoto in Abruzzo riguardante una società controllata da Mondadori ha indispettito la casa editrice che così “in relazione a quanto riportato nella puntata di Report di ieri, domenica 30 ottobre, a fronte delle numerose e grossolane falsità e strumentalizzazioni che la riguardano, ha dato mandato ai propri legali per tutelare i propri interessi illecitamente lesi, come quelli di tutti gli azionisti”.
La società di giochi è la Glaming e l’accusa, per così dire, è molto semplice: per avere la possibilità di operare nel settore dei giochi online (ad esempio il poker) c’è bisogno della concessione dei Monopoli di Stato, quindi dal governo. Si tratterebbe cioè di un nuovo conflitto di interessi in quanto la Glaming è una controllata della Mondadori che a sua volta appartiene alla famiglia di Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio.
Il servizio di Report era stato anticipato da un articolo sul Corriere della Sera di Sergio Rizzo a cui la casa editrice aveva prontamente replicato: “La nostra – scriveva Rossella Citterio, direttore relazioni esterne e comunicazione del gruppo – è una società quotata, con azionisti di minoranza italiani e internazionali, attenti ed esigenti, e perciò il progetto è stato più volte illustrato ad analisti e investitori. Anche in questo caso con procedure limpide e pubbliche. Il Gruppo Mondadori ha agito con la massima eticità, in un contesto legislativo chiaro e mai contestato da alcuno, seguendo procedure rigorose, al pari di tutti gli altri concorrenti, senza alcun intervento improprio di alcuna natura, senza nessun, neanche larvato, conflitto di interessi.
Non val la pena di soffermarsi su considerazioni collegate a vicende di natura personale o fatti allo stato irrilevanti. Ci riserviamo comunque vista, la trasmissione, una valutazione più approfondita sotto ogni profilo. Un punto, però, corre l’obbligo di sottolineare. Una delle tesi di Report, fa riferimento a una urgente necessità di ‘ciambelle di salvataggio’ economico per Mondadori perché costretta a farlo, dopo aver erogato 564 milioni di indennizzo al Gruppo Espresso e avere avuto un conseguente accrescimento dell’indebitamento. Bene, è conclamato che l’erogazione non ha riguardato Mondadori, bensì Fininvest e, dunque, non c’è stata alcuna influenza sul nostro indebitamento.
I fatti, come sempre succede – concludeva Citterio –, sono più forti dei teoremi: Mondadori è una società quotata, nota per rigore, prudenza e accuratezza, che cerca nuove opportunità di sviluppo nella diversificazione digitale come tutti gli editori del mondo”.