E Romano Prodi diede del “latitante” a Giulio Tremonti
Un governo tecnico “farebbe molto bene se fosse sostenuto da tutti e in Italia abbiamo persone di altissimo livello, Mario Monti e altri. Draghi ci aiuterà moltissimo a Francoforte”. A dirlo, intervistato da Radio 24, è stato l’ex premier Romano Prodi il quale si è lasciato andare ad una disamina della crisi economica che si è abbattutata sull’Europa e in particolare sull’Italia. I mercati rispondo negativamente a Berlusconi e ora è necessario “fare dei decreti legge urgenti che il Parlamento approvi”. Però, appunto, l’auspicio di Prodi è che sia un esecutivo guidato da un tecnico ad occuparsene. Ovviamente che sia sostenuto dai partiti.
Sul ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, Prodi non ha avuto parole gratificanti. Anzi. “Tremonti è latitante, in tre mesi ha rovinato la sua credibilità. In una situazione così drammatica Tremonti deve intervenire subito e negli ultimi tre giorni è in giro per convegni. È anche brillante ma non si rende conto dell’urgenza e ha rovinato tutto. Aveva iniziato male poi si si era accreditato per la sua serietà internazionale e acquisito una certa fiducia e negli ultimi tre mesi è latitante, non è mai a Roma ed è in giro per convegni”.
Infine, ha aggiunto Prodi, “Merkel e Sarkozy sono stati diabolici rendendo l’Europa comunitaria un’Europa intergovernativa, prendendosi il prevertice. Pazzesca abitudine, il prevertice, prevertice per modo di dire dove lei detta le regole e lui fa la conferenza stampa. Sarkozy vuole la blindatura perché le sue banche sono peggio delle nostre in quanto hanno titoli pubblici e cartacce, quelle che hanno creato la crisi. Le banche italiane non hanno titoli tossici”.