Fini a ruota libera: “Io anomalia? Anche Bossi e Berlusconi”

“Berlusconi è stato imbattibile, unico nel suo genere. La definizione di teatrino della politica è da maestro. Non si è accorto, però, che strada facendo è diventato il burattino principale di questo teatrino”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ospite di Agorà su Raitre, non si è nascosto dietro un dito. Neppure quando gli è stato chiesto se il suo ruolo di terza carica dello Stato e leader politico non sia un’anomalia.
“È un’anomalia – ha osservato – che un leader politico sia anche presidente della Camera, è essenziale però che nel momento in cui presiedo il regolamento sia la mia stella polare. Ma non ci sono altre anomale figlie dei tempi in cui viviamo? Ma non è un’anomalia che un ministro che giura fedeltà alla Costituzione si comporti come qualche volta si comporta il ministro Bossi? Non è un’anomalia un presidente del Consiglio che un giorno sì e l’altro no attacca la magistratura che mi sembra essere un organo costituzionale?”.
Sulle misure anticrisi, invece, Fini ha parlato a favore della patrimoniale. Non un’idea “bolscevica” e se “Confindustria, che non è certo un’organizzazione di combattenti per il comunismo dice mettiamo una tassa sui patrimoni e con quei soldi interveniamo per alcune emergenze, gli italiani capiscono benissimo. Se, invece, altri dicono interveniamo sul mercato del lavoro facilitando i licenziamenti, allora qualche motivo per arrabbiarsi gli italiani ce l’hanno. Berlusconi è contrario perché difende i propri interessi”.