Fuga nell’irresponsabilità
Il vuoto di responsabilità collettiva
Di Luigi La Spina
In un momento tra i più difficili della storia repubblicana, la nostra politica sembra svolgersi su due piani diversi, su due mondi quasi incomunicabili. Da una parte, il governo cerca affannosamente di presentarsi al vertice di Cannes con qualche impegno che dimostri la sua capacità di affrontare una situazione drammatica. Nel tentativo disperato non solo di convincere i capi degli altri 19 Paesi più importanti del mondo, ma soprattutto i mercati e la speculazione finanziaria. Dall’altra, l’unica figura rispettata e autorevole riconosciuta dalla comunità internazionale tra la nostra classe politica, cioè il Presidente della Repubblica, guarda, con una serie di consultazioni straordinarie, al dopo Berlusconi.
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