Legge di stabilità: in pensione a 67 anni dal 2026
Il maxiemendamento del governo alla legge di stabilità conferma l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni a partire dal 2026.
Per quanto riguarda il lavoro si prevede che dal 2012 gli imprenditori che assumeranno giovani apprendisti potranno contare su uno sgravio contributivo del 100% (per i primi tre anni). Poi l’aliquota sarà del 10%. Sempre per l’apprendistato è prevista un intervento annuo di 200 milioni. Incentivi economici sono in arrivo anche per le donne al di là dell’età e prive di un impiego regolarmente retribuito. Sarà incentivato il tele-lavoro anche per i lavoratori diversamente abili.
“Ai fini della tutela dell’unità economica della Repubblica, a decorrere dall’anno 2013, gli enti territoriali riducono l’entità del debito pubblico”. Sarà il Tesoro a stabilire “distintamente per Regioni, Province e Comuni, la differenza percentuale, rispetto al debito medio pro capite, oltre la quale i singoli enti territoriali hanno l’obbligo di procedere alla riduzione del debito”.
Inoltre, se gli enti locali non procederanno alle liberalizzazioni dei servizi pubblici, potrà essere il governo ad avere voce in capitolo.
Per quanto riguarda gli statali se in un’amministrazione i dipendenti verranno considerati in soprannumero potranno essere posti in mobilità e se non potranno essere ricollocati avranno un’indennità pari all’80%.
Aumenta l’aliquota sulla benzina e sul gasolio a 614,20 euro e a 473,20 per mille litri di prodotto. Dal primo gennaio 2013 a 614,70 euro e a 473,70 per mille litri di prodotto.
Sull’editoria sono previsti tagli ai contributi che scendono a 19,55 milioni di euro nel 2012, a 16,25 milioni nel 2013 e a 12,902 milioni nel 2014.