Governo. Come è andato il secondo giorno di consultazioni
Il secondo giorno di consultazioni è stato soprattutto caratterizzato dalle posizioni mattutine del Pd e del Pdl. Entrambe le forze politiche hanno offerto il proprio sostegno al governo tecnico venturo, non senza qualche polemica però.
Nel caso del Pd erano trapelate voci secondo cui, al contrario delle ore passate, c’era stata l’apertura a Giuliano Amato e Gianni Letta all’interno del nuovo esecutivo. Ma nel primo pomeriggio è invece giunta la secca smentita dell’ufficio stampa del Partito democratico.
Il Pdl, invece, si è rivolto positivamente al premier in pectore nonostante le divergenze a distanza con Futuro e Libertà. Le parole rilasciate da Italo Bocchino al Corriere della Sera sulla possibilità che alle prossime elezioni Mario Monti possa essere il candidato del Terzo Polo (alleato in questo caso con il Pd) hanno rischiato di provocare la chiusura del maggiore partito del centrodestra. La circostanza non si è tuttavia verificata, anche se i beninformati riferiscono di un Gianfranco Fini che avrebbe definito un errore quello commesso dal vicepresidente di Fli.
Nel pomeriggio, in ogni caso, il segretario del Pdl Angelino Alfano ha ribadito di avere suggerito a Monti di non privarsi di una personalità come quella di Gianni Letta. E sempre nel pomeriggio, non a caso sul tema in questione, si è tenuto un vertice alla Camera tra tra Gianni Letta, Gianfranco Fini, Angelino Alfano, Pier Ferdinando Casini, Fabrizio Cicchitto e Lorenzo Cesa.
Il giro di consultazioni di Monti a Palazzo Giustiniani si è quindi concluso con l’incontro con le parti sociali, il cui endorsement non era mai stato messo in discussione poiché fin troppo auspicato nei momenti più concitati della fine del governo Berlusconi.
Mario Monti scioglierà la riserva mercoledì mattina alle 11 e, da quanto si apprende, pare che anche la lista dei ministri sia ormai cosa fatta.