Il giornalismo, tra scuole e gavetta
Premio per inchieste nel nome di D’Avanzo. Ma solo se vieni dalla scuola di giornalismo
di Ciro Pellegrino
Così parlava Giuseppe D’Avanzo, firma di punta di Repubblica, morto prematuramente qualche mese fa. Il buon giornalismo è quello che dichiara guerra al potere arrogante, marcio, ladro.
Il buon giornalismo, dunque, è prerogativa dei giornalisti. Comunque si chiamino, da qualunque parte vengano.
Stupisce e delude, quindi, leggere che Repubblica, volendo ricordare uno dei suoi migliori cronisti, decida di varare una borsa di studio per promuovere il giornalismo d’inchiesta (ai 4 vincitori borse da 10mila euro e 6 mesi di stage in redazione) limitandola però agli «studenti iscritti all’ultimo anno delle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine».
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