Monti al Senato: “I tre pilastri saranno rigore di bilancio, crescita ed equità”
“Il fallimento dell’Europa sarebbe un fatto troppo grave in un mondo che mira ad una governance comune. Non ci si illudi che che con l’eventuale fine dell’euro il progetto Europa possa resistere, senza l’unione monetaria si disgregherebbe l’Unione. Il futuro dell’euro dipenderà anche, ma non solo, da ciò che farà l’Italia nelle prossime settimane. Per ridurre il divario tra debito pubblico e prodotto interno lordo ci baseremo su tre pilastri: rigore di bilancio, crescita ed equità”.
Così Mario Monti al Senato, dove il premier sta illustrando il programma su cui il Parlamento dovrà esprimere la fiducia.
“L’Europa siamo noi”, ha poi aggiunto Monti spiegando che gli obiettivi comunitari non devono essere considerati dei vincoli.
“Favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e delle donne” è un’altra misura necessaria, ha osservato il presidente del Consiglio.
Misure di questo tipo, ha infine chiosato, servono non nel breve periodo ma a lungo termine. “Più tardi si comincia, più tardi le riforme daranno i loro benefici”.