Egitto. Amnesty International: “Promesse mancate”
Nel rapporto intitolato Promesse mancate: l’erosione dei diritti umani da parte dei militari al potere, Amnesty International ha denunciato la brutale violenza dei militari egiziani, paragonandola alle violenze del periodo Mubarak, se non più gravi. “Attraverso l’uso delle corti marziali per processare migliaia di civili, la repressione delle proteste pacifiche e l’estensione dello stato d’emergenza in vigore all’epoca di Mubarak, lo Scaf ha perpetuato la tradizione di governo repressivo da cui i manifestanti del 25 gennaio avevano lottato così duramente per liberarsi. La brutale e pesante risposta alle proteste degli ultimi giorni ricorda in pieno l’era di Mubarak. Chi sfida o critica il Consiglio militare, come i manifestanti, i giornalisti, i blogger o i lavoratori in sciopero, viene represso senza pietà, nel tentativo di sopprimerne la voce. Il bilancio dello Scaf in materia di diritti umani dopo nove mesi mostra che gli scopi e le aspirazioni della rivoluzione del 25 gennaio sono stati fatti a pezzi”, così ha commentato, nel rapporto, Philip Luther, direttore di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.