Finti moralisti
Risparmiateci i monaci e i tacchi a spillo
Di Marcello Veneziani
C’è una parola d’ordine che rimbalza dai leader della sinistra ai giornali, dalla tv alla satira perfino: con la caduta di Berlusconi è finito il Carnevale, siamo finalmente tornati alla Sobrietà. Tristemente mi rallegro ma chiedo alla Confraternita dei Flagellati di Sinistra, all’Ordine dei Quaresimali della Stampa Seria e ai Penitenti tutti se con la nuova sobrietà introdotta dai Tecnici Austeri verrà soppresso anche il carnevale pacchiano del Gay Pride, i caroselli dei trans con relative marrazzate, le fellatio gay al Colosseo difese come libere effusioni, le sgargianti occupazioni di suolo pubblico, teatri, facoltà e scuole pubbliche, la centralità dei comici nel discorso politico, gli insulti al Nemico, l’invadenza urbana dei Centri sociali, i localini trendy dove bivaccano antagonisti e fancazzisti, e bevono e fumano e fanno sesso alternativo, la spinelleria assortita dei compagni da sballo o i compagni da passeggio che sfasciano vetrine e scagliano estintori sui carabinieri e vengono santificati.
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