Al suo esordio alla Camera Giarda non le manda certo a dire
“Siccome penso di stare qui ancora per un po’, continuerò a farlo senza pregiudicare niente dei diritti e doveri di ciascun protagonista di questa vicenda pubblica. Non so se il mio è un comportamento anomalo ma non fa danno a nessuno e penso anzi che aggiunga vivacità al dibattito”. Si è fatto sentire il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, al suo esordio alla Camera per il dibattito sul pareggio di bilancio in Costituzione.
A incalzarlo era stato il deputato del Pdl, Giorgio Stracquadanio, secondo il quale Giarda, intervenendo nel merito del provvedimento nel corso della capigruppo delle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio del giorno prima, si era dimostrato “fuori dai regolamenti”.
“Quando sarà il momento il governo si esprimerà nelle sedi formali, ma volevo chiedervi di accettare questo modo mio di essere in parlamento anche se a volte può avere momenti di informalità. Continuerò a esprimere le mie osservazioni da persona di media intelligenza”, ha rilanciato con un certo sarcasmo Giarda.