Le rivelazioni di De Gregorio: il Pd perse il Lazio volutamente
Da un paio di giorni girano soprattutto su Twitter e su Facebook le dichiarazioni di Concita De Gregorio, rese all’assemblea nazionale di Tilt a Pisa, in cui ha riferito di un alto dirigente del Pd che le avrebbe confidato le strategie del partito ai tempi delle regionali. L’idea era quella di non appoggiare fino in fondo la candidata del Lazio, Emma Bonino. Permettendo la vittoria della Polverini, candidata di Fini, quest’ultimo avrebbe rafforzato la propria posizione all’interno del Pdl, per poi abbandonarlo e fondare il Terzo Polo con Casini. Il resto – è stata la risposta dell’interlocutore dell’ex direttrice dell’Unità in vista di una eventuale caduta di Berlusconi – lo avrebbe fatto la crisi.
Le reazioni, soprattutto dei Radicali, non si sono fatte attendere. “Questa rivelazione avrebbe del clamoroso se non fosse che avevamo denunciato tutto a tempo debito”, ha commentato il leader radicale Mario Staderini. “Bastava infatti guardare il budget della campagna elettorale del centrosinistra – ha aggiunto -, che nel caso della Bonino era un quarto di quanto speso per Marrazzo. A questo punto, al di là del dirigente citato dalla De Gregorio e che dall’audio sembrerebbe essere individuato in Fioroni, credo che Pier Luigi Bersani debba dire la verità e chiedere scusa agli elettori che sostennero la candidatura di Emma Bonino”.
Inoltre, queste ipotetiche strategie del Pd, avrebbero di fatto impedito alla De Gregorio di sostenere alcune campagne politiche sulle pagine del giornale da lei diretto. Perché non solo le regionali, ma ad esempio anche la decisione di non appoggiare i referendum di giugno è alla base del retroscena.
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