Caso Ciappazzi. Geronzi condannato a 5 anni di reclusione
Cesare Geronzi, ex numero uno della Banca di Roma, è stato condannato dal Tribunale di Parma a cinque anni di reclusione per l’inchieta sulla gestione delle acque minerali del gruppo Ciappazzi. Il tribunale di Parma ha inoltre condannato a 3 anni e 7 mesi anche Matteo Arpe. Geronzi e Arpe sono stati accusati di bancarotta fraudolenta e usura ai danni di Calisto Tanzi, ex proprietario di Parmalat, il quale sarebbe stato costretto ad acquistare l’azienda Ciappazzi.
Adesso aspettiamo il processo alla “banda dei cinque” che nel 1992 furono accusati di aver fatto perdere all’Italia 48 miliardi di dollari nella inutile difesa della lira, sapendo a priori che era inutile, come comprovò il fatto che poi fù ugualmente svalutata del 30%. Accertare le responsabilità di allora servirebbe a togliere il senso di impunità a chi, con quanto fece, determinò grandi sacrifici per gli italiani, e sopratutto sarebbe un segnale forte per quanti volessero replicare oggi, con l’euro, quanto fu fatto allora con la lira.