Alemanno: “Manovra necessaria. Ma su alcune scelte comune non c’entra”
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando alla trasmissione Omnibus, su La7, ha dichiarato: “La manovra era sicuramente necessaria, fatta con un grande sforzo e impegno, ma non posso non mettermi sulla stessa scia della CEI: ci voleva un maggior tasso di equità. Di fronte ad una manovra così dura, l’ennesima che arriva, una maggio attenzione ai redditi bassi e attenzione alle famiglie e le imprese forse era necessaria. Visto che la situazione è ancora in evoluzione, credo si possa avere più attenzione all’equità”. Riguardo i comuni Alemanno ha precisato che nella manovra “c’è un punto delicato: il Governo scarica su di noi quel pezzo di patrimoniale che di fatto viene immessa, la tassazione sugli immobili. Deve essere chiaro che non si tratta di una scelta nostra, non siamo noi che abbiamo deciso di aumentarla ma fa parte della manovra. Ho sempre sostenuto che per il superamento della crisi sia necessario lo spostamento della pressione fiscale sui patrimoni. Ecco, ciò viene scaricato sui comuni e quindi poi sui cittadini. Riguardo la questinone delle entrate dei comuni si può definire il gioco delle tre carte quello fatto da l Governo. E’ vero che si darà ai comuni l’IMU, ma contemporaneamente vengono tagliati i trasferimenti. Il problema è che in questo scambio lo Stato trattiene un miliardo e 400 milioni in più che noi dovremmo cercare nelle tasche dei cittadini, che noi dovremo trovare nell’IMU”. Durante la trasmissione il sindaco ha anche sottolineato che a Roma “c’è un problema legato al lavoro e nella città il settore che traina è l’edilizia. C’è sofferenza per le imprese che attendono di essere pagate dalla pubblica amministrazione a causa dei vincoli molti stretti del Patto di Stabilità ma – ha concluso Alemanno – il farle finanziare da potrebbe essere il mix di un menù che potrebbe portarci a razionalizzare il debito, potrebbe quindi positivo”.